Investire nei titoli di stato oggi

867-investire-titoli-di-stato.jpg&h=220&w=240&zc=1&q=90Tra gli argomenti più discussi nell’ultimo anno sono i titoli di stato. Cerchiamo di far chiarezza su che cosa sono e le loro caratteristiche.

I titoli di stato sono obbligazioni emesse direttamente dallo Stato allo scopo di finanziare, recependo denaro da restituire in termini stabiliti e con gli interessi, opere pubbliche e attività istituzionali in generale.

Per spiegarla in un’altro modo, tutti gli stati mondiali immettono sul mercato, con aste eseguite con cadenza periodica, un certo numero di titoli obbligazionari, per acquisire liquidità dai mercati finanziari e potere così finanziare il debito pubblico nazionale. Si vende praticamente un pezzo di stato, a investitori esterni, che comprano quindi una porzione del valore dell’azienda Italia.

Nel mercato esistono titoli di stato a breve, media e lunga scadenza.
I BOT, CTZ, CCT e BTP sono titoli di Stato al portatore a breve medio e lungo termine con e senza cedole e meccanismi di emissione e reddito anche complessi. Vengono generalmente valutati dai neofiti o da chi non si occupa di borsa come titoli sicuri, ma questo non è vero.

I risparmiatori privati possono acquistare questi titoli di stato in banca, negoziando direttamente i titoli in possesso della stessa banca o facendoli acquistare in mercati di borsa, oppure possono essere acquistati, da qualche tempo, anche presso i principali uffici postali. Per l’acquisto dei titoli si dovrà pagare oltre al loro valore anche una commissione di intermediazione.

Molto si parla di Buoni del Tesoro Poliennali o BTP. Questi sono titoli di stato italiano che, due volte al mese, vengono posti all’asta dalla Banca d’Italia. I BTP hanno scadenza a 3, 5, 10, 15 e 30 anni.

In pratica, lo stato italiano promette a chi investe acquistando i buoni del tesoro poliennali che alla scadenza riceverà indietro il proprio capitale investito, mentre durante il periodo di attesa fino alla scadenza, riceverà periodicamente le cedole di interessi.

Sicurezza negli investimenti? si può fare..

380-titoli-di-stato.jpg&h=220&w=240&zc=1&q=90I Titoli di Stato sono delle obbligazioni periodicamente emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine principale di finanziare il debito pubblico o al fine di incassare somme di denaro da destinare ad opere pubbliche o attività di carattere istituzionale.

Investire nei Titoli di Stato BTP a basso rischio.Il denaro percepito dagli investitori che decidono di acquistare questi titoli viene poi restituito in base ad accordi prestabiliti e con gli interessi dovuti ed esplicitati al momento della sottoscrizione del contratto di acquisto.

Dal punto di vista dell’investitore, questo tipo di investimento fornisce generalmente rendimenti più bassi rispetto alle obbligazioni messe sul mercato da parte di società private. D’altro canto, però, i rischi di perdita di capitale sono più bassi ma la garanzia da parte dello Stato è senza dubbio più sicura di quella offerta da una qualsiasi impresa privata, per quanto stabile essa possa essere.

Un vantaggio oggettivo di questi Titoli di Stato sta inoltre nel fatto che essi sono quasi del tutto esenti dai fluttuazioni tipiche del mercato azionario privato.

I Titoli di Stato attualmente disponibili sono di cinque tipi:

1. Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), che hanno durata breve, cioè non superiore ad un anno dal momento dell’emissione. Il rendimento dei BOT dipende dallo scarto di emissione, cioè dalla differenza tra il loro prezzo di emissione e il valore che viene rimborsato all’investitore;
2. Certificati del Tesoro Zero coupon (CTZ), sono titoli della durata di due anni. Essendo privi di cedole, il loro utile è dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso;
3. Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), sono caratterizzati dalla maturazione di cedole fisse che maturano ogni sei mesi e l’investitore che decide di acquistarli può scegliere tra cinque opzioni di scadenza definitiva a tre, cinque, dieci, quindici o trent’anni;
4. Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all’Inflazione Europea (BTP€i), possono avere una durata di cinque o dieci anni e il loro rendimento è protetto dall’eventuale inflazione. Anche questo tipo di titolo matura cedole semestrali e, nel momento in cui il capitale viene restituito all’investitore, il suo valore viene ricalcolato sulla base dell’andamento dell’inflazione europea misurato tramite l’IAPC (dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo);
5. Certificati di Credito del Tesoro (CCT), sono titoli al portatore a medio-lungo termine e con scadenza massima a sette anni. Essi però possono garantire un rendimento tramite cedole semestrali variabili.
Fonte: investimentionline.net